L’esposizione presenta per la prima volta al pubblico 1206 dipinti (400 sono autoritratti), principalmente di artisti italiani contemporanei, accomunati dalla caratteristica di avere piccolissime dimensioni. L’idea di questa singolare raccolta nacque a Cesare Zavattini nel 1941, mentre osservava un piccolo bozzetto di Campigli, e da quel momento, il desiderio di collezionare opere in formato ridotto divenne una passione.
Tra gli artisti presenti nella collezione figurano nomi illustri come Balla, Burri, Cagli, Campigli, Carrà, De Pisis, Guttuso, Mafai, Morandi, Rosai, Sassu, Sironi e Turcato.
Il catalogo, a cura di N. Lo Vullo, include scambio di lettere tra Zavattini e C. L. Ragghianti, il quale sottolinea l’importanza dell’osservazione ravvicinata e intima dell’arte, resa possibile dalle dimensioni minime delle opere.