“L’altissimo Poeta”, in primissimo piano e solo, con il suo “soave e dolce canto” commuove le pietre e le belve diventano miti, ma triste è il destino che lo attende. Alle sue spalle una tempesta è in arrivo, è la tragedia che si abbatterà sull’Europa, sull’artista stesso costretto alla via dell’esilio.
L’opera, realizzata per la Rotonda del Padiglione Italia della XXI Biennale Internazionale d’Arte di Venezia nel 1938, è anche un messaggio di fede all’insegna della forza universale della poesia e dell’arte.