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I Neofiti

I neofiti, 1934
Tempera encaustica su tavola, 61 x 61 cm
Firmato in basso a destra: “Cagli’
Roma, collezione privata

Opera tra le più note del periodo della Scuola Romana di Cagli, la tecnica a “tempera encaustica” vi appare già sviluppata in maniera definitiva e matura. A tal fine anche il supporto che Cagli inizia a utilizzare è la tavola, poiché la superficie più liscia e levigata rispetto alla tela tradizionale favorisce lo scorrere del pennello e della pittura liquida e viscosa, permettendo una moderna mimesi con l’effetto delle pitture pompeiane. Tuttavia i riferimenti all’Antico si imperniano sempre più attorno a Masaccio e Piero della Francesca (come già nell’affresco della Triennale di Milano del 1933), di cui echeggia diverse posture nei personaggi.
Le forme vanno facendosi sempre più antinaturalistiche, sinuosamente delineate da un pennello nervoso ed espressivo, al limite dell’espressionismo se non fosse invece controllato dalla misura neorinascimentale della costruzione: sviluppo evidente della strada già adottata nel murale del novembre 1932 (“Mostra dell’edilizia”) e continuata nell’Edipo a Tebe, dalle anatomie allungate e quasi soutiniane. Questa tecnica veloce e in certi aspetti “compendiaria” è documentata con esattezza per la prima volta dal bozzetto per murale datato “luglio 1934”: alla seconda parte dell’anno vanno dunque datati tutti i dipinti similari, ancora non presentati nel maggio alla Sindacale romana.

Esposizioni: Roma 1935, sala VI, n. 18, tav.
XCI; Asti 1978, n. 99, ripr.; Firenze 1979,
n. 19, ripr.; Milano 1982, p. 110, ripr.; Napoli 1982, n. 11, ripr.; Roma 1983, P. 50,
ripr.; Roma 1984, p. 31, ripr.; Siena 1985,
n. 39, ripr.; Modena-Roma 1986, p. 48, ripr. a colori, anche in copertina; Milano 1988, n. 69, ripr. a colori; Verona 1988; Riva del Garda 1988, n. 28, ripr.; New York-Ferrara 1989-1990, p. 303, ripr. a colori; San Sepolcro 1991, p. 181, ripr. a colori; Pinerolo 1990, n. 251; Torino 1992, n. 251, ripr. a colori; Parigi 1997-1998; Roma 1998, p. 236, ripr. a colori; Marsala 1999, p. 57, ripr. a colori; Roma 1999, p. 25, n. 11, ripr. a colori; Teramo 2003, p. 42, ripr. a colori; Pordenone 2004, p. 37, ripr. a colori.

Bibliografia: Crispolti, Marchiori 1964, p. 99, ripr.; Bellonzi 1971, p. 11, ripr.; Omaggio a Cagli…, 1977, ripr.; Fagiolo dell’Arco 1986, p. 59, ripr.

( Cagli, catalogo della mostra, Ancona, 12 febbraio – 4 giugno 2006, a cura di F. Benzi. )

Corrado Cagli

Tra gli Artisti più importanti del '900 italiano (Ancona 1910 - Roma 1976). Formatosi a Roma, soggiornò a lungo a Parigi e a New York. Partecipò attivamente al movimento pittorico moderno, sperimentando tutte le tecniche pittoriche, compreso l'encausto e il mosaico, dapprima nell'ambito della "scuola romana", poi attraverso sottili ricerche formali di una prospettiva quattrocentesca, fino a giungere a composizioni astratte. Si orientò poi verso motivi realistici per tornare quindi a una ricerca di ritmi spaziali e geometrici. Notevole la sua attività grafica e il suo impegno nell'arte monumentale e applicata che lo condusse a importanti realizzazioni di sculture, ceramiche, arazzi e scenografie teatrali, costumi illustrazioni e molto altro...

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